bestie immonde

(Marceline, “Adventure Time”)

Ho un sospetto che m’attanaglia la vita ormai da giugno.
E’ una roba che tutte le volte che vado a letto ci penso.
Praticamente credo ci sia una bestia demoniaca che ormai staziona sopra il mio armadio in camera, DA MESI.
Ho due armadi, identici, uno sovrapposto all’altro. In questa maniera quello più in alto arriva quasi a toccare il soffitto, ma ATTENZIONE, non totalmente. C’è uno spiraglio , ovviamente mai pulito là in alto quindi chissà che cazzo di cimitero di mostri ignobili c’è…va beh. Resta il fatto che io sento arrivare da lì, TUTTE LE SERE, un fruscio di aline che va avanti per una mezz’ora, un’ora e poi basta. Cala il silenzio.
Ho pensato a varie situazioni possibili:
1) ogni giorno è una bestia diversa, che entra la mattina quando apro le finestre, poi quando me ne vado lascio giù le tapparelle ma non totalmente, quindi qualcosa entra e si piazza lì.
2) è SEMPRE la stessa bestia, che un giorno è entrata ha trovato un posto buio, dove nessuno le caga il cazzo, un sacco di cadaveri morti degli anni passati di cui cibarsi. Ora è diventata troppo grossa sia per volare che per uscire dallo spazietto armadio/muro e probabilmente il rumore che sento è quello della sua vita che se ne va, ogni giorno di più. (qui potete anche commuovervi se volete)

Quest’estate è successa una roba particolare, oppure me ne sono accorta solo ora ed è sempre stato così.
Siccome è capitato spesso che rimanessi a casa da sola, per settimane, visto che i miei se ne sono andati al mare, ho dovuto INNAFFIARE LA CAZZO DI GIUNGLA che i miei genitori hanno creato sul balcone nel corso degli anni. Per carità bello, un bel balcone. Ma un mega sbatti.
Comunque, il problema è che c’erano tantissime coccinelle! Ma tante! TANTE! a volte entravano in casa e si facevano i giri in sala, a botte di 10-12. Non è una roba strana? secondo me sì.

Se tra di voi c’è un Alberto Angela mancato, illuminatemi sulla faccenda
Tra l’altro se anche voi convivete con una bestia indesiderata in casa, fatemelo sapere che così magari mi faccio coraggio, prendo la scala e vado a vedere quel cimitero di terrore che c’ho là in alto.

 

Settembre. Sei come luglio, che è stato come marzo.

Come è ben noto a TUTTI il nuovo anno inizia con il primo giorno di Settembre.

Quando ti aggiri per le strade che non sono ancora totalmente tornate in modalità “lacrime e sangue” e riesci a trovare decentemente parcheggio PERO’ vedi negli occhi degli adolescenti la paranoia che inizia a salire, perchè dovranno beccarsi a casa del compagno secchione a copiare tutte le equazioni di secondo grado assegnate come compiti delle vacanze.
A me quel periodo non mi manca per un cazzo, sia chiaro. C’è da dire che l’aggirarmi come una stronza senza meta fino alla metà di settembre schifo schifo non mi farebbe.
Comunque sono tornata al lavoro.
Prima di partire per le ferie il capo ci abbandonò con una famigerata frase: “Aaaaaah vedrete quando tornerete! TUTTO nuovo! T.U.T.T.O. TUTTO CAZZOOOHHH”
E niente noi ce ne siamo andati via tutti schisci, senza dire un cazzo, ma comunque presi parecchio bene, alla fine ci sentivamo come delle fighette a cui dicono che devono rifare la cameretta in stile “Frozen”. UGUALE EH.

Allora.
Effettivamente la promessa è stata mantenuta eh, non c’è un cazzo da dire.
C’è anche da dire che magari per i muri poteva scegliere un colore PIU’ MEGLIO che “cagarella sciolta di cane morente”.
Giù in magazzino adesso sembra di stare in una vera cantina e non più sul set di “Nightmare”, quindi posso smetterla di scendere con due rami di legno e sbatterli come a voler spaventare le vipere in mezzo al bosco.
Ci sono le lampadine nuove.
E poi ha fatto comprare all’ikea dei tavoloni, con delle sedie girevoli alte da bar e le ha piazzate senza un senso preciso in mezzo allo studio.
Perchè, PAROLE SUE:” Volevo modernizzare l’ambiente, così poi qui ci facciamo le riunioni, ci mettiamo su i progetti, diventa un ambiente più friendly”
Io vorrei solo ricordare il muro di cui sopra color merdo.

Poi ci sarebbe una cosuccia, proprio una cazzatella eh.
Il mio ragazzo mi ha chiesto se tipo così, un giorno, più avanti, se proprio non c’abbiamo un cazzo da fare mi farebbe cosa gradita andare a vivere insieme a lui.
Ho detto di sì.

the summer is magic

(se siete in un posto così, mi dispiace)

Carissimi,

dopo un’Estate che non arrivava mai, alla fine ce l’ha schioppata nel culo ed è arrivata davèro.
Ma a me cazzomene. Ho lavorato fino a una settimana fa con un clima da Ottobre inoltrato, godendo come una scrofa nel guano pensando:” ma tutto ciò è fantastico, Odino ha ascoltato le mie preghiere”
E proprio come il ciclo mestruale il 15 agosto sono arrivate le mie ferie. Inaugurate con il concerto dei NOFX, ESCUSATE SE è POCO.
Io domani me la sgaso a tutta birra verso il mare, rientrando appieno nella partenza MENO intelligente degli ultimi 50 anni, imbottigliata sull’autostrada altezza Bologna santificando tutti i santi con la borsa frigo.
Con un rientro che sarà altrettanto meno intelligente ma io quest’anno come mai nella vita voglio il mare, il culo a mollo, nessuno che mi rompa i coglioni per più di dieci minuti al giorno e fottermene altamente di qualsiasi tipo di orario/incombenza/telefonata e madonne ladre volanti.

Volevo inoltre condividere con voi l’emozione nell’essere riuscita a beccare il servizio di studio aperto sul gelato, un po’ di tempo fa. Avrei voluto avervi tutti vicini a me, sul divano, per urlare tutti insieme: “AAAAAAAAAAAAAH CAZZO DAVVERO. L’HANNO RIFATTO DAVVERO” e poi abbracciarci tutti in lacrime, stappando birre, con i piedi a mollo nelle bacinelle con il ghiaccio.

Non so dove siate voi tutti, in giro per il mondo, ma spero che vada tutto ok.
Non ho un telefono alla moda, ma nel mio cuore vi mando un -messaggio di gruppo- di buone vacanze!

vi lascio con una canzone della mia infanzia, è solo grazie a Baccini se oggi ascolto i Sick Of It All e i Comeback Kid.
Non chiedetemi perchè.

Carlo

Caro Carlo,

ti ricordi quando arrivava giugno e finiva la scuola e tu mi portavi al mare, fino a settembre, con la tua Volkswagen Derby con gli interni in velluto a costine? Che si scendeva all’autogrill, SOLO DOPO BOLOGNA, e ci sentivamo le gambe prosciugate e a righine per tutto il tempo della sosta?
Con quella macchina mi sei venuto sempre a prendere a scuola alle medie e guidavi sempre con su il cappello.
E quando dovevi svoltare agli incroci non ti mettevi mai bene bene in centro e facevi sempre formare la coda dietro e tutti ti suonavano.
E con la nonna guardavi sempre quel programma terribile con Paolo Limiti appena dopo pranzo, e io stavo lì e me lo dovevo guardare anche io, e tu registravi le canzoni che passavano mettendole direttamente su cassetta con il tuo giradischi collegato al televisore. Che mi ricordo ancora la sigla a memoria.
E poi preparavi le melanzane grigliate e le mettevi sotto’olio e i pomodori al forno con il ripieno di pan grattato e menta.
E quella volta che è andata via l’acqua in tutto il paese al mare e il Comune non faceva un cazzo tu sei andato con la bici a riempire due secchi dalla fontana del centro, che quella mannaggia al cristo chissà come mai funzionava.
E poi hai litigato con il vigile che ti ha fatto la menata.
Andavi sempre in giro in bici e ci andavi pure contromano.
Andavi su fino in montagna da Milano in bicicletta quando eri giovane e avevi i conigli e la Lambretta.
Ti piaceva raccontare di quanti manicotti facevi in Pirelli e di quando entravate in fabbrica a prendere quelli che non volevano scioperare per il cottimo.
Ti piaceva sempre mangiare “patate e curnitt” e la nonna te li faceva sempre.
Poi una volta mentre facevi il bagno ti sei tuffato dagli scogli e risalendo hai picchiato la testa e ti hanno messo 30 punti.
Quando mi hanno rubato la bici, hai preso su la tua e hai iniziato a girare ovunque e alla fine, cazzo, l’hai pure ritrovata!
Odiavi tutti i democristiani.
E quanto si è incazzata mia nonna perché durante i tuoi due anni di malattia nessuno della sezione che frequentavi è mai andato a chiederle nulla, del perché non rinnovavi la tessera, di come stavi, e di come si sono meravigliati tutti quando poi hanno saputo perché “non avete messo fuori gli annunci”. Adesso ha stracciato la tua scheda elettorale e anche la sua e ha detto –basta, due voti in meno i nostri-
Eri un omone gigantesco e i tuoi problemi al cuore ti hanno ridotto a un esserino magro, e fragile, e pieno di macchie sulle mani. Eri diventato così magro che ti si vedeva la scatolina del pacemaker sul petto, e io ti chiamavo Robocop.
E mi dicevi sempre “fai la patente, fai la patente  così poi ti prendo una bella macchinina.”
Non ci potevo credere quando hai iniziato a dirmi che volevi morire, che non ce la facevi più a vivere così, neanche il Giro d’Italia volevi guardare.
E poi te ne sei andato, in casa, di notte. E non sai quanto sono felice che sia successo così, perché eri a casa tua, nel tuo letto, e non in qualche letto d’ospedale attaccato a qualche macchina. Sarebbe stato disumano. Anche se la nonna non si dà pace, e si colpevolezza, perché pensa di non aver fatto abbastanza, anche se in realtà ha fatto sempre tutto, tantissimo.
E quanto ha fatto male vederla accarezzarti le ultime volte e dirti: “Carletto, ma adesso io cosa faccio qui da sola? Non potevi mica star qui ancora 3-4 annetti?”.
Nonostante tutte le lacrime di questi giorni sono contenta perché ho avuto un giga nonno per tanti anni, me lo sono goduto tanto e abbiamo passato tanto tempo insieme, e quanto mi mancherà non si può descrivere.
So solo che fa un male dentro che non ci si crede.

i periodi che capita

Capita che in certi periodi io non riesca ad ascoltare musica, perchè mi sta tutto sul cazzo, perchè mi fa tutto schifo, mi viene solo voglia di prendere il lettore mp3 e sbatterlo fuori dalla macchina, prendere la radio e buttarla nel cesso e mandare tutto in culo.

 

Poi dopo un po’ mi torna la voglia.
Ricordo di aver fatto lo stesso ragionamento tempo fa con l’Harley, me lo ricordo perfettamente come se fosse ieri. Ho seguito il suo consiglio e ho ascoltato l’album di Frusciante, e mi ha aperto un mondo e ho rotto il cazzo a tutti i miei amici perchè tutti dovevano ascoltarlo per forza e sono uscita dal tunnel del silenzio.

Ci ero di nuovo rientrata, nel tunnel del silenzio, per un po’ di tempo ma ora ricomincio a riascoltare.

 

 

Ma pensa un po’

 

Oggi sono 28 anni in questo “triste mondo malato”.
Mi scuso per l’assenza dalla piattaforma gentilmente donataci dall’internètte, ma sono stata male, ho lavorato un po’ tantissimo,e mi sono beccata il virus intestinale, che non vi dico che roba è stata perchè veramente…non mi sembra il caso. diciamo che se dovete perdere dei chili il virus intestinale aiuta MOLTISSIMO.

Un bacio a tutti! Vi leggo sempre <

4evvah in my heart

 

venerdì, mare, il giornalista che non avevo capito ma poi era davvero lui

 

Meno male è venerdì.
Ho finito questa settimana con una sonnolenza nell’animo e nel corpo che tra un’ora mi schianto di faccia a letto.
Oggi faceva un sole del cristo a Milano, c’erano le inglesi in infradito.
Cioè.
Praticamente è già giugno.
(vediamo quando dovrò rimpiangere sta frase eh. vediamo)
Ah!!!!
Mi sono dimenticata di dirvi che ho trovato a’ maGHINA USATA!!!
L’ho presa. E’ bianca. E’ una nissan pixo, con il volante di legno, quando devo posteggiare mi ci devo appendere ma è molto carina!
Ma capite che tutte ste pippe lavorative scompaiono in tempo zero quando ti dicono che si sta organizzando per andare al mare domenica.
Domenica DICHENO farà caldissimo. 24 gradi.
Voi non avete capito, io parto con il costume e mi butto a bomba pure nell’acqua gelida

Per la serie “gente vista in tv che non ti sembra subito, ma poi invece lo è”:
tutte le mattine per andare al lavoro nuovo scendo alla fermata Lima. Faccio un pezzo a piedi e mi dirigo a prendere il caffè.
E lì vicino, tutte le mattine, incrocio una persona.
Una persona che i miei occhi appena lo hanno visto hanno detto -mh! ma questo qui…mi sembra…- tipo quella volta che alla festa dell’unità avevo detto a mio padre, vedendo un tizio, “Oh ma quello è un giornalista del tg3!!!” e mio padre:”no. quello è il tizio del tabacchi che vedi quando vai a prendere le sigarette”
Cioè capito che sensazione è? che dici -è uno famoso!!!!- in realtà è uno che fa parte della tua vita in maniera secondaria e pensi sia chissà chi.
E invece no.
Tutte le mattine incrocio Angelo Macchiavello.

Saluti e baci, buon fine settimana

il lavoro del tagliato ai capelli.

Ma buongiorno un cazzo!
E’ ormai una settimana che ho iniziato il secondo lavoro, sono “in prova”.
Vuol dire che ti fai un culo a capannella ma sei pagata la metà.
Ma almeno mi pagano che schifo non mi fa mai.
Il lavoro è..come dire…di una palla allucinante.
Di ufficio, robe di spedizioni, contatti con clienti stranieri, contatti per fiere etc.
La responsabile tenderei a descriverla come una giovane donnina del sud italia, dai modi di fare e parlare vicinissimi allo scaricatore di porto e soprattutto odia tutto e tutti.La chiameremo Ella.
Ella prova molto fastidio nel dover spiegare il lavoro alla gente nuova. Che io ho pensato subito: “Ma fantastico!!!”.
Quindi siccome ho capito l’antifona chiedo il meno possibile e me la sbrigo al meglio con tutta una serie di deduzioni e paraculate ascoltate o viste con i miei occhi. E sono riuscita a prendermela in simpatia. La stessa cosa ha fatto una ragazza in prova come me.
C’è però una terza ragazza che è lì in prova da più tempo che così, a naso, mi sembra risulti ALTAMENTE antipatica ad Ella e ogni sua frase è motivo di punzecchiata o risposta acida
Cosa da non sottovalutare è che mi sembra di aver capito che Ella sia in rotta prepotente con il suo essere Maschile, questo la rende ogni mattina, sempre di più, incazzosa e astiosa e intrattabile.
Un bell’ambientino. L’importante è essere come un tubo di ferro ricoperto di strutto: impermeabile alle cazzate. Sì, sono io.

Ma raga!!! La cosa più bella è che sono circondata da omosessuali! Ma io mica lo dico perchè mi stanno sul cazzo gli omosessuali (“ho un sacco di migliori amici omosessuali” come direbbe la miglior donnina alla moda). Lo dico perchè sono quelli che te lo devono ricordare ogni giorno, ogni minuto, ogni istante
“Ciao sono Federico, ma chiamami pure FANNY” (leggi fannìììì)
“No ma te zoè sei troppo troppo troppo una pazzaaaaaaaahhhhhh”
“Zoè ti preeeego, zoè hai troppo dei capelli bellissimi, zoè facciamoci una foto insieme zoè andiamo troppo a fare un aperitivo insieme che ti devo presentare il mio tipo ti piacerà sicuramente un fico ammerda proprio”
Non ho mai sentito parlare così tanto come in questi giorni di: cazzi, dimensioni di cazzi, peni, cazzi posizionati in parti del corpo, cazzi, cazzoni, cazzonissimi, e poi pure di cazzi.
Ah, se volete delucidazioni sul Grande Fratello chiedetemi pure, che dopo i cazzi, sono ferratissimi su questo.
Per fortuna domani è venerdì.

“alla fine la verità viene a galla, come gli stronzi”

 

Ciao raghi!
Oggi è venerdì, c’è un tempo demmerda, la macchina che avevo visto/mi piaceva/costava poco è già stata venduta ma io me ne sbatto la minchia e stasera mangio la pizza.
Il colloquio per entrare nel fantastico mondo dell’editoria dedicata al tagliato ai capelli è andato bene, e da martedì inizio una sorta di “prova”.
Vi saprò dire di più quando inizierò, ovviamente non smetterò con il mio lavoro attuale e la mia odiata stagista da seguire e la malsana catalogazione, quindi ci sarà da ridere, tornerò a casa morta e odierò ancora di più il mondo.
Ma io non posso rinunciare a conoscere nuova gente spostata, deviata mentalmente. Proprio non posso.
Se no poi che cavolo vi racconto per ridere dellaggggente che sta nel mondo?

Vi auguro un buon fine settimana, vi lascio una bella canzone che cantiamo sempre in macchina io e il mio ragazzo a volumi vietati dalla società nazionale per lu dito (ahahaha che battuta di merda, ma scusate devo farla sempre)

Bestemmie Rotanti, Senso di responsabilità, odio il mondo.

In questo momento mi trovo ubicata in una lugubre sala insegnanti.
Ogni volta che entro in questi posti mi viene l’ansia, come quando dovevano correggermi la verifica di matematica e io sapevo che era andata di mega-merda e allora piuttosto che evitare quel supplizio sarei andata a lavare i cessi di tutta la scuola con lo spazzolino, come al militare.
Sto aspettando di cominciare il secondo laboratorio della giornata, ma con un sole così mi verrebbe voglia di dire a tutti:” Oh, bella, c’è il sole, tutti fuori in giardino. dai, fuori dai coglioni”.
Ma non sono più qui per farmi correggere le verifiche di matematica, quindi sento da lontano quella voce della Responsabilità delle Genti Mature che mi dice: – aò, ma che cazzo stai a dì! ma chi cazzo credi di essere, ma vattene un po’ a ********** sta testa de *****-.
Ecco.

Sono sparita perchè il lavoro mi mangia la vita, la voglia di vivere e tutti i santi e le madonne.
In questo periodo sono alla ricerca di un secondo lavoro, quindi il tempo che non passo al lavoro lo passo, appunto, al pc o al telefono cercando di inventarmi qualcosa. Accetto di tutto, tranne gli annunci che utilizzano il termine “proattivo”.
E’ una questione di principio.
L’altra possibilità sarebbe presentarsi ad un colloquio di questi, e poi prenderli tutti a sediate in faccia.

C’è stato sanremo? L’ho scoperto questa mattina, mentre ascoltavo la radio in metropolitana. Ho sentito la canzone di Arisa e già volevo ammazzarmi, poi ho sentito la canzone. E ho deciso che non mi ammazzo più. Ma vado a cercare tutti gli stronzi che pure quest’anno hanno messo su quel carrozzone di merda, perchè veramente non se ne può più. Avete scartavetrato i coglioni e io davvero non ci posso credere che tiri ancora così una roba in televisione.
Ve la meritate Peppa Pig. E pure a Brù

Ah, mi stavo dimenticando. Sono alla ricerca di una “nuova” macchina usata, la ricerca mi porta via del tempo anche per quello, ecco perchè non sto più molto sul blogghe. (Comunque Amicissimi, vi leggo a tutti Voi)

 

Buon Lunedì di Bestemmie!